Un nuovo farmaco contro l’obesità giovanile genetica

È possibile prevenire e controllare l’obesità in soggetti giovani?

 

Secondo uno studio del Institute for Experimental Pediatric Endocrinology of the Charité dell’Università di Berlino, sì.

I ricercatori hanno infatti ottenuto ottimi risultati con pazienti la cui obesità è dovuta a un deficit genetico. Il nuovo farmaco interviene sui meccanismi di sazietà del paziente affetto da obesità genetica, in quanto stimola la produzione del cosiddetto “ormone della sazietà”, la leptina, e dei successivi legami a cascata.

 

In carenza di questo ormone, ogni terapia e sforzo mirati alla riduzione del peso corporeo risultano pressoché inutili.

Grazie al trattamento, in grado di attivare il recettore MC4R che regola il senso di sazietà nell’uomo, si può condizionare il metabolismo energetico e la conseguente perdita di peso soprattutto nei pazienti più giovani.

 

 

Il team del Dr. Kühnen sta approfondendo gli studi per capire perché il peptide usato è tanto efficace pur senza causare gli effetti collaterali di preparati simili. In questo modo, gli studiosi contano di mettere a punto un farmaco che si presti bene a un più ampio spettro di pazienti, anche con percorsi di segnalazione cellulari diversi.

 

Fonte:  Charité – Universitätsmedizin Berlin