Ancora oggi, nel 2018, molte persone non hanno accesso ai servizi diagnostici, mentre molti ricevono risultati sbagliati. In molti casi, dunque, non ricevono un trattamento adeguato.
Secondo le stime, il 46% degli adulti con diabete di tipo 2 nel mondo non viene diagnosticato in tempo, con gravi complicazioni di salute e costi sanitari elevati. La diagnosi tardiva di malattie infettive come l’HIV e la tubercolosi aumenta il rischio di diffusione e le rende più difficili da trattare.
Per colmare questa lacuna, l’OMS ha pubblicato il suo primo Essential Diagnostics List. Si tratta di un catalogo dei test necessari per diagnosticare le condizioni più comuni e una serie di malattie prioritarie globali.
“Una diagnosi accurata è il primo passo per ottenere un trattamento efficace”, afferma il dott. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. “Nessuno dovrebbe soffrire o morire a causa della mancanza di servizi diagnostici, o perché i test giusti non erano disponibili.”
L’elenco si concentra su test in vitro , cioè su campioni umani come sangue e urina e contiene 113 prodotti. 58 test sono elencati per il rilevamento e la diagnosi di una vasta gamma di condizioni comuni, fornendo un pacchetto essenziale che può costituire la base per lo screening e la gestione dei pazienti. I rimanenti 55 test riguardano l’individuazione, la diagnosi e il monitoraggio di malattie “prioritarie” come l’HIV, la tubercolosi, la malaria, l’epatite B e C, il papillomavirus umano e la sifilide.
Alcuni test sono particolarmente adatti per le strutture di assistenza sanitaria di base, dove i servizi di laboratorio sono spesso carenti. Per esempio, test che possono diagnosticare rapidamente un bambino con malaria acuta o glucometri per testare il diabete. Altri test sono più sofisticati e quindi destinati a strutture mediche più grandi.
Per ciascuna categoria di test, l’Elenco diagnostico essenziale specifica il tipo di test e l’uso previsto, il formato e, se appropriato, per l’assistenza sanitaria di base o per le strutture sanitarie con laboratori.
Analogamente all’elenco dei farmaci essenziali dell’OMS, che è in uso da quattro decenni, l’Essential Diagnostics List è destinato a servire come riferimento per i paesi per aggiornare o sviluppare la propria lista di diagnostica essenziale. Al fine di aiutare veramente i pazienti, i governi nazionali dovranno garantire forniture adeguate e di qualità, formazione degli operatori sanitari e uso sicuro. A tal fine, l’OMS fornirà supporto ai paesi in quanto adattano l’elenco al contesto locale.
Fonte: Comunicato Stampa OMS [15 May 2018 News Release – Geneva]